Da ideatore di ‘Rinascimento teramano’ a vicepresidente dimissionario. L’imprenditore romano puntualizza la nota della società: “Credo sia sbagliato concentrarsi più sul contenitore che sul contenuto, ma l’importante è che vinca il Teramo”
TERAMO – “Qui non si tratta di chi fa o meno il presidente. Ma del modo in cui vengono gestiti i vari aspetti societari. Non credo che la linea che si sta seguendo sia quella corretta. Quindi, da buon ‘democratico’, accetto la linea della maggioranza e lascio posto a chi ritiene sia la migliore. La mia dignità mi impone di non poter mettere la faccia su qualcosa che non condivido“. Lorenzo Ponzuoli ha voluto precisare solo questo passaggio della nota diffusa nel pomeriggio dalla Ssd Città di Teramo, relativamente alla sua decisione di dimettersi da vicepresidente.
Intanto le sue dimissioni non sono state ancora ratificate e nessun nuovo ingresso (Spinelli) registrato perché non c’è stata una riunione del direttivo: “Quando avverrà, ufficializzerò le mie dimissioni, si voterà per l’ammissione di un nuovo socio e, se veramente questo socio lo vorrà, avrà il mio voto e una persona in più su cui contare“.
Ponzuoli ha legato il suo nome alla manifestazione di interesse per far ripartire il Teramo attraverso l’ex lodo Petrucci ma quei giorni adesso sembrano passati. Figura di primo piano anche nel lanciare il progetto ‘Rinascimento Teramano’, adesso sembra essere stato costretto a lasciare spazio ad altri, nonostante rileggendo quanto scritto appena qualche settimana fa, in piena estate, era proprio lui quello destinato a diventare il presidente della Ssd Città di Teramo, subentrando al traghettatore di turno.
Adesso si chiarisce meglio la frase pronunciata ieri, mentre seguiva i primi calci della squadra, su un lato del campo, mentre altrove si agitavano gli altri dirigenti di questa nuova realtà calcistica: “Anche io come voi mi sono perso questo passaggio del Ponzuoli presidente“, aveva sorriso l’imprenditore del marchio Santos Caffè con alcuni giornalisti.
Ma Ponzuoli non è abituato a fare polemiche e ha un’idea ben chiara di come si gestisce o come si organizza una società, con pieno rispetto di chi lo ha chiamato a dare una mano alla ripartenza del calcio a Teramo: “Detto ciò – ha dichiarato oggi a emmelle.it – rimango nel direttivo proprio perché ho rispetto delle decisioni e dei pareri di tutti e darò comunque i miei consigli e suggerimenti anche se rimarranno inascoltati; oltretutto metterò, in termini economici, quanto promesso ad inizio avventura a prescindere del ruolo che ho avuto o che avrò, proprio perché l’impostazione data è corretta e sono fermamente convinto che il telaio sia quello giusto; concentrarsi invece prima sul contenitore che sul contenuto lo ritengo lontano dal mio modo di presentarmi e fare azienda. Il bello del calcio è proprio su questo punto: contano i risultati! E l’unico risultato importante, oggi, non è che vinca il presidente Ponzuoli o il Presidente De Baptistis, ma che vinca il Teramo!“.